lunedì 10 ottobre 2011

Giletti e Cuccarini battono Domenica 5 (Davidemaggio)

 
 
 Giletti e Cuccarini battono Domenica cinque. Su Rai1 buon esordio per Domenica In: l’Arena ha raccolto 3.215.000 spettatori (18.73%) e Due contro tutti 3.267.000 (22.50%). Così è la vita con Lorella Cuccarini ha totalizzato il 15.74% (2.138.000) nella prima parte, il 15.46% (2.104.000) nella seconda e il 18.02% (2.631.000) nella terza dalle 17.55. Su Canale 5 Domenica Cinque ottiene 2.387.000 spettatori (13.29%) nella prima parte di Dentro la notizia e 2.235.000 (14.10%) nella seconda. A seguire, la prima parte condotta da Federica Panicucci è stata seguita da 1.825.000 spettatori (13.03%) e la seconda iniziata alle 16.55 da 2.038.000 (14.67%). 
 









 

lunedì 3 ottobre 2011

A Dicembre..."Ora ci vorrebbe un Amico!" (Davidemaggio)

Hai capito la Cucca! Domenica In, Star Academy e adesso anche la conferma di Ci Vorrebbe un Amico, il people show testato lo scorso giugno.
Risultati deludenti (11% di share), ma formula del programma tutto sommato interessante e televisivamente migliorabile. Sembra pensarla così anche il direttore di Rai: vi anticipiamo, infatti, che Mauro Mazza avrebbe intenzione di confermare per Lorella Cuccarini la messa in onda per il prossimo dicembre – e comunque fuori garanzia – di altre puntate (dovrebbero essere 2 o 3) del programma prodotto dalla Triangle di Silvio Testi.
Un’unica preghiera per pietà: si togliesse dal titolo quell’ORA unitamente ai puntini di sospensione.

Diaco e Pivetti con Lorella! (tvblog)


Rinviato di una settimana il debutto di Domenica in 2011-2012, previsto per la prossima domenica, negli studi di Roma il cantiere è sempre aperto ed i tasselli che comporranno il puzzle dello storico contenitore della prima rete Rai si stanno componendo giorno dopo giorno, anzi dovremmo dire ora dopo ora. Se dalle parti dell’Arena di Massimo Giletti tutto sembra pronto, seppur con le difficoltà che si trovano a dover superare il conduttore piemontese ed il suo team per la scelta di tematiche e relativi ospiti, oltre che per l’allestimento scenografico, anche dalle parti della Cuccarini il team si sta componendo. 


Dopo le indiscrezioni di qualche settimana fa, a TvBlog arrivano ora le prime conferme su chi affiancherà la bionda conduttrice romana nel segmento della parte “Così è la vita”, quella che conterrà al suo interno le docufiction che serviranno a presentare il tema sociale affrontato nel programma con i protagonisti in studio. Dopo aver raccontato “Storie incredibili” ovvero storie di persone fuori dall’ordinario, accanto a Lorella nel segmento introdotto da una docufitcion, ci saranno in studio Irene Pivetti e Pierluigi Diaco, già frequentatori assidui de La Vita in diretta. Saranno loro i due “angeli custodi” che affiancheranno Lorella in questo spazio del programma, in cui i temi del sociale e della vita quotidiana la faranno da padrone.
Questo programma sarà uno sguardo sulle storie, come direbbe Riccardo Fogli, “di tutti i giorni”. Uno zoom sulle vite di chi ha dovuto affrontare difficoltà di ogni tipo. Sarà questa una dimensione diversa su cui dovrà confrontarsi Lorella Cuccarini, abituata ai ritmi ed ai costumi del varietà, dove potrà contare sull’aiuto quindi di Irene Pivetti e Pierluigi Diaco. Una fascia questa di Domenica in, che lascerà il posto dalle 18 circa in poi all’Intervista e al racconto di uno o più personaggi vip, presenti in studio, da parte di coloro i quali li conoscono bene: amici, parenti, compaesani.

sabato 1 ottobre 2011

Aldo Grasso

«Star Academy» Sanremo anni 80

E la giuria «senza personalità»

Sulle ceneri di «X Factor» è rinato «Star Academy» (Rai2, 21.05). È vero che si trattava della prima puntata, che la gara non è ancora entrata nel vivo, che bisogna concedere al programma il tempo di crescere, ma la prima impressione è che la Rai abbia ceduto alla concorrenza un buon format e una produzione di livello per realizzare una versione povera, con tutti i difetti dei varietà targati Rai. In realtà, «Star Academy » non è neanche una novità, ma riporta in vita uno dei primi talent sbarcati nei palinsesti italiani, quell’Operazione trionfo in cui Miguel Bosè aveva sparso lacrime a profusione, consegnandosi all’imitazione della Gialappa’s.
Liquidando «X Factor», la Rai aveva annunciato l’intenzione di dar vita a una produzione meno dispendiosa, per andare incontro a tagli al budget. In effetti, in «Star Academy», il risparmio c’è e non tanto in termini economici. È un risparmio di idee nella selezione degli ospiti (in un tripudio di autoreferenzialità, c’è anche il «figlio» di «X Factor» Marco Mengoni). Un risparmio di creatività nella selezione delle canzoni, tutte molto meno ricercate e intriganti rispetto all’antecedente.
Il meccanismo della gara è complesso e dispersivo, ma in fondo poco importa, c’è sempre spazio per il dispiegarsi della retorica del talent show, c’è sempre tempo per i concorrenti di compiere il famigerato «percorso». Il clima complessivo dà un po’ l’impressione di un Sanremo anni Ottanta (Ron e Mietta!), i giudici votano con un telecomando che ricorda i primi esperimenti di interazione televisiva, i balletti sono kitsch al punto giusto, e senza le tutele di Magnolia, Francesco Facchinetti sembra aver perso gran parte del suo smalto.
Ma il problema principale di «Star Academy» sono i quattro giudici, che rappresentano sempre l’ingrediente fondamentale per garantire il successo di un talent show. Nicola Savino, Lorella Cuccarini, Roy Paci e una spaesata Ornella Vanoni non mostrano mai abbastanza personalità per dare spessore al programma.

01 ottobre 2011 09:41
 
(www.corriere.it)